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Vino Grillo: un fermo dal colore giallo paglierino tipico della Sicilia
  Aprile 16, 2024     Assistenza Marketing  

Qual è il vino più buono della Sicilia? Sono molti i vini di alta qualità che proprio sull’isola vengono prodotti, ma il vino Grillo è senza alcun dubbio tra i più amati. Non tutti però conoscono le sue caratteristiche e come abbinarlo in tavola.
Di seguito quindi una guida con tante utili informazioni, per sentirsi almeno una volta nella vita un vero sommelier.

Vino Grillo, le caratteristiche del vitigno

Il Grillo è un vitigno autoctono siciliano, diffuso soprattutto nella Sicilia occidentale. C’è chi afferma che sarebbe in realtà originario della Puglia, scelto poi come vitigno per la ripresa della produzione vinicola a seguito dei danni causati dalla fillossera. Altri credono invece che nasca dall’incrocio tra il vitigno Catarratto e il Moscato di Alessandria, meglio noto come Zibibbo, realizzato alla fine dell’Ottocento dal barone Antonio Mendola di Favara.

Non si hanno notizie ufficiali al riguardo, quel che è certo è che in Sicilia questo vitigno ha trovato le condizioni climatiche ideali per la sua corretta crescita e maturazione, un clima infatti caldo in ogni periodo dell’anno e un terreno argilloso. Il bello di questo vitigno è che non solo ama il caldo, ma può resistere senza alcuna difficoltà alla siccità e alle avversità climatiche. Inoltre resiste anche alla maggior parte delle malattie della vite, eccezion fatta solo per l’oidio.

L’acido è medio grande e di forma sferoidale. Ha una buccia trasparente, piuttosto spessa e consistente, ed è di colore giallo dorato con chiazze tendenti all’arancione ruggine. La polpa ha un sapore dolce, con una concentrazione zuccherina infatti elevata quando l’uva raggiunge la piena maturazione. Inizialmente gli acini vennero utilizzati insieme a quelli dei vitigni Inzolia e Catarratto per la produzione del Marsala.

Quando il vino liquoroso siciliano visse un periodo di declino, anche la coltivazione del vitigno Grillo divenne sempre meno diffusa. Questo fino agli anni ‘90 quando iniziarono i primi tentativi di vinificare in purezza quest’uva. Il vino Grillo è diventato poi nel corso di poco tempo uno tra i bianchi più amati non solo della Sicilia, ma di tutta Italia.

Che tipo di vino è il Grillo?

Il vino bianco Grillo è di alta qualità quando è caratterizzato da riflessi dorati oppure verdognoli. All’olfatto può avere sia note agrumate che floreali, tra queste ultime spiccano in modo particolare la ginestra e il biancospino. Può anche avere delle note di miele o di vaniglia. Al gusto è un vino minerale e sapido, con una delicata acidità. Proprio perché la concentrazione zuccherina è elevata, ha una buona gradazione alcolica. Inoltre ha un’ottima capacità di invecchiamento.

Quali sono gli abbinamenti migliori? Grillo di Sicilia, un vino questo che è perfetto per accompagnare astici, aragoste, scampi e crostacei in genere, anche marinati, soprattutto se le note fresche e fruttate sono predominanti. È ottimo anche con i formaggi freschi. Il vino Grillo dove sono invece più accentuate le note floreali e che risulta più strutturato e complesso è ideale con pollame e carni bianche, nonché con i piatti vegetariani, sia primi che secondi ovviamente.

La temperatura ideale per gustare al meglio questo vino è di 10-12°C. Si consiglia ovviamente l’utilizzo di un classico calice da vino bianco. Ricordiamo che non c’è bisogno di aprire la bottiglia molto tempo prima per poter gustare il vino Grillo al meglio, un anticipo di cinque minuti sul pranzo o cena è più che sufficiente.

Vino Grillo migliore, come scegliere e i prezzi

Alla ricerca del vino Grillo migliore? Al momento della scelta della bottiglia di vino da acquistare è bene controllare che sia riuscito a ottenere la Denominazione di Origine Controllata, meglio nota da tutti semplicemente come DOC. Si tratta di un vino di qualità che contiene infatti una quantità minima di uva Grillo pari all’85%.

È bene poi controllare anche la durata di maturazione. I vini che maturano più a lungo sono i migliori in assoluto. È vero, esistono delle cantine molto rinomate che vale davvero la pena prendere in considerazione al momento della scelta. Credere però che le cantine meno conosciute, magari perché nate da poco, non siano una valida scelta è del tutto sbagliato. Capita, anzi, che siano proprio loro a stupire tutti gli amanti del buon vino con una produzione di altissimo livello.
Ma quanto costa una bottiglia di vino Grillo? Il prezzo varia notevolmente. Le bottiglie che hanno un costo maggiore sono proprio quelle dei vini DOC sottoposti a una lunga maturazione. A rendere più costoso un vino Grillo troviamo però anche altri fattori, come l’utilizzo di lieviti indigeni e di uve derivanti da coltivazioni biologiche che, ricordiamolo, sono anche amiche dell’ambiente in cui viviamo. Generalizzando si va da un minimo di sette euro, a un massimo di circa 30 euro per le bottiglie più pregiate. Esistono anche dei vini un pochino più costosi, ma si tratta perlopiù di bottiglie da collezione, spesso dotate anche di etichette realizzate da grandi artisti.



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