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Ornella Vanoni

Ornella Vanoni
Da: La foto del giorno Pubblicato In: Novembre 25, 2025 Visualizzato: 40

Ornella Vanoni


Ornella Vanoni
Il 22 settembre 1934 era un sabato: il sole era sorto alle 6.16. Qualche ora dopo a Milano
nella famiglia Vanoni vide la luce (col forcipe) una bimba. Tre chili, scura di capelli.
Pianse e la grande boccuccia le andò da un orecchio all'altro. Pare abbia pianto anche
mamma Mariuccia, la immaginava differente. Giusto. Ornella è sempre stata
"differente", fuori dal coro, curiosa (anche se timida), anticonformista (ma disciplinata)
nella vita come nelle professioni: teatro e musica leggera.
Una lunga sfida, a volte involontaria. Giovanissima, qualcuno le disse che con quella
voce avrebbe dovuto fare l'attrice: si iscrisse alla scuola del Piccolo Teatro di Milano,
allora diretta da Giorgio Strehler. Il Maestro, che divenne presto suo compagno, decise
di farla anche cantare. Brecht, certo, ma per lei "inventò" le canzoni della mala, in
buona parte scritte da lui per Ornella con Fiorenzo Carpi, Gino Negri e Dario Fo. Ed è
con quelle che Ornella Vanoni arriva al Festival dei Due Mondi, a Spoleto nel 1959. In
teatro, Ornella aveva già debuttato nel 1957 ne "I Giacobini" di Federico Zardi.

Gli anni '60
La musica leggera viveva allora momenti di boom e di fermenti creativi invitanti.
Nasceva la canzone d'autore. L'incontro con Gino Paoli avvenne nel 1960.
Ne scaturì un amore importante e parecchie canzoni tra cui un capolavoro: "Senza fine
", primo posto in classifica e immediato successo popolare.
Poi per qualche anno Ornella alterna teatro e musica.

Nel 1961 vince il premio San Genesio come miglior attrice per "L'idiota" di Achard.
Sposa Lucio Ardenzi, grande imprenditore teatrale.
Nel 1962 nasce il figlio Cristiano Ardenzi. Nel 1963 ancora un premio a S. Genesio per
"La fidanzata del bersagliere" di Edoardo Anton.
Due anni dopo, nel 1964, è la volta di "Rugantino" di Garinei, Giovannini e Trovaioli:
prima al Sistina di Roma e poi a Broadway. Da qui in poi ci sono solo musica, dischi, tv
e festival.


Ornella Vanoni vince il Festival di Napoli (1964 "Tu si na cosa grande" di Modugno). È
seconda a Sanremo (1968 "Casa Bianca" di Don Backy). Molti successi discografici
epocali ("La musica è finita", "Una ragione di più", "Domani è un altro giorno",
"Tristezza", "Mi sono innamorata di te", "L'appuntamento", "Dettagli", ...).
Gli anni '70
Nel 1973 Ornella Vanoni fonda la sua casa discografica, la Vanilla, e si trasferisce a
Roma.

È l'epoca dei concept-album, gli L.P. a tema.
Occorre la figura di un produttore. Inizia un lungo sodalizio con Sergio Bardotti che
darà vita a lavori importanti e di grandi successi che dureranno nel tempo.
Il primo, del 1976, è "La voglia, la pazzia, l'incoscienza e l'allegria", il fantastico incontro
con il Brasile di Vinicius de Moraes e Toquinho. Un classico. Nel 1977 "Io dentro, io
fuori", disco doppio e tournée con i New Trolls, incontro con la musica di tendenza
dell'epoca. Dello stesso anno una hit parade altissima con "Più" in coppia con Gepi.

Dal 1978 al 1983 torna a vivere nella sua Milano.
Gli anni '80
Ornella Vanoni è sempre più la signora della canzone, raffinata, sofisticata, come il
Made in Italy. Gianni Versace si occupa del suo look.
"Ricetta di donna", "Duemilatrecentouno parole" e "Uomini" sono tre dischi della
maturità, del passaggio di Ornella da sex symbol intelligente a signora moderna con la
penna in mano.

Bardotti la porta a scrivere i testi che interpreta. ("Musica, musica" e "Vai Valentina"
sono i due maggiori successi di questo periodo).
Continua in questi lavori la ricerca degli incontri musicali: Loredana Berté, Caterina
Caselli, Gerry Mulligan, Lucio Dalla.
C'è persino una fugace ricomparsa di Gino Paoli.
Nel 1984 eccoli di nuovo, Gino e Ornella. Una tournée di sold-out, un disco live,
"Insieme", che brucia le classifiche. Una nuova canzone simbolo: "Ti lascio una
canzone".
Anno di ritorni, il 1985, anche in teatro, con Giorgio Albertazzi: "Commedia d'amore"
di Bernard Slade.

Nel 1986 arriva un progetto discografico ambizioso: nel momento di massima crisi
della canzone italiana, Vanoni e Bardotti issano il tricolore a Manhattan.
Ornella interpreta grandi successi italiani di tutti i tempi e di tutti gli stili, da C. A.
Rossi a Cocciante, insieme ai maggiori jazzisti del mondo. Nasce "Ornella e..." con
George Benson, Herbie Hankock, Steve Gadd, Gil Evans, Michael Brecker, Ron Carter...
Finisce praticamente con questo lavoro la collaborazione con Bardotti, che si dedica a
tempo pieno alla tv.
Del 1987 sono un disco e una tournée di altissimo stile e livello, il progetto "O" è
firmato da Ivano Fossati e Gregg Walsh.
Il cerchio musica-teatro si salda, nella tournée con l'impianto scenico innovativo e
inimitabile dell'amico Arnaldo Pomodoro.

 

Gli anni '90 e 2000
L'altro importante produttore artistico di Ornella è Mario Lavezzi, che lungo gli anni
'90 e all'inizio del nuovo millenio è riuscito a connotare con successo un nuovo stile di
Ornella. "Stella nascente" (1992), disco d'oro, il bellissimo Sheerazade, le fantastiche
cover di "Un panino, una birra e poi" (2001, disco di platino) e di "La tua bocca da
baciare" (2001) sono i lavori principali.
Degli anni '90 è anche Argilla (1998), frutto della collaborazione con artisti sperimentali,
come il produttore-arrangiatore Beppe Quirici e il jazzista Paolo Fresu.

 

Il 22 settembre 2004 è un giovedì di un compleanno importante. Due giorni dopo esce il
nuovo disco con l'amico Gino Paoli, "Ti ricordi? No, non mi ricordo": tutti brani nuovi,
che guardano avanti.
Ornella partecipa al Festival di Sanremo 2009 come madrina della giovane cantante
Simona Molinari: con lei duetta nel brano "Egocentrica".
Durante la serata interpreta anche "Vedrai vedrai" di Luigi Tenco, e ricorda Mino
Reitano cantando "Una ragione di più".

 

Il 13 novembre 2009 esce il nuovo album "Più di te" contenente cover di brani di
cantautori tra cui Zucchero, Pino Daniele e Antonello Venditti. L'album è anticipato dal
singolo "Quanto tempo e ancora", cover di Biagio Antonacci.
Gli anni 2010 e 2020
Nel settembre del 2013 pubblica un disco dal titolo "Meticci": Ornella Vanoni dichiara
che sarà il suo ultimo album di inediti.
Torna sul palco dell'Ariston, al Festival di Sanremo 2018, cantando insieme a Bungaro e
Pacifico il brano "Imparare ad amarsi".

Nel 2021 pubblica un nuovo album di inediti dal titolo "Unica".
L'anno seguente, nel 2022, riceve il Premio Tenco Speciale, creato appositamente per lei.
Tra il 2023 e il 2024 è in tv tra gli ospiti frequenti del programma "Che tempo che fa",
sul Nove, condotto da Fabio Fazio.
Si spegne all'età di 91 anni nella sua Milano, il 21 novembre 2025.

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