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Enrico Montesano compie 80 anni

Enrico Montesano compie 80 anni
Da: Girovagando Pubblicato In: Giugno 07, 2025 Visualizzato: 27

Enrico Montesano compie 80 anni

«Ho sbagliato a partecipare a Ballando. Io No Vax? Ora sono confuso. Verdone non vuole più lavorare con me»

Compie oggi i suoi primi 80 anni ma preferisce dire che «è la quarta volta che ne compio venti». A raccontarsi, oggi 7 giugno, è Enrico Montesano l'attore-imitatore dai mille volti. Cresciuto in una famiglia d'artisti la sua strada era quasi già pressocché segnata: la nonn a attrice e il nonno direttore d'orchestra.

Enrico Montesano, la difficile infanzia

Ma la sua infanzia non è stata facile a 8 anni perde la mamma così cresce tra l'affetto dei nonni. L'adolescenza l'attore la passa in collegio. «Dagli 11 ai 17 anni sono stato in collegio, un’esperienza dura, formativa. Credo che il palco sia stata una reazione alla solitudine, alla malinconia di stare lì. Per riflesso cominciai a fare le imitazioni, a raccontare le barzellette; le recite nel teatrino del collegio sono state il mio vero inizio» ha ricordato al Corriere della Sera Enrico. Prima però del suo debutto sul palco ha fatto il geometra e grazie a quel lavoro ha esordito: «un sindaco mi chiamò per una serata. E da lì è cominciato tutto».

La carriera

Una carriera tra teatro e cinema. Ha girato più di 50 film tra i quali ricordiamo "Amore vuol dire gelosia" di Mauro Severino, il cult "Febbre da cavallo" di Steno, "Pane burro e marmellata" e "Aragosta a colazione" di Giorgio Capitani, "Il Ladrone" ,"Il conte Tacchia" di Corbucci, "Uomini duri" e “I due carabineri” dove affianca un altro grande protagonista del nostro cinema, Carlo Verdone. Con quest'ultimo ha dato vita anche a degli spassosi sketch come quello della parodia del noto programma Rai, “Un giorno in Pretura”.

Il rapporto con i colleghi

Ricorda con stima immensa Gigi Proietti, «aveva una tecnica straordinaria, le sue filastrocche tipo il whisky maschio senza rischio sono di un’abilità unica, istrionica», e Paolo Villaggio lo descrive come brusco, però mi faceva anche tenerezza. Una volta venne da me e mi disse: perché non mi telefoni mai? Sosteneva che gli attori tra loro non si chiamano. E aveva ragione».

La sana rivalità con Verdone

Con «I due carabinieri», di e con Carlo Verdone al botteghino incassarono 13 miliardi. «Un grande incontro (quello con Carlo verdone ndr). E anche lì eravamo due centravanti che hanno fatto la fortuna della squadra, del film. Abbiamo avuto una sana rivalità fra noi, ci siamo divertiti, abbiamo fatto coppia. Peccato che poi Carlo non abbia più voluto fare nient’altro con me».Il motivo? «Io ho sempre detto che ero disponibile, ma Carlo preferisce fare da solo. Chissà, può essere pure che si faccia, sbrigamose però. Perché sa, arrivati a una certa età uno ha gli anni contati...». A gennaio sarà in tournée con «Ottanta tanta voglia di stare con voi», uno spettacolo (prodotto da Clodio Management) fatto di canzoni, monologhi, imitazioni.

Gli "errori": dalla politica a Ballando

Una carriera in cui non sono mancati scivoloni ( è esordito nel Psi, poi il Pd, a un certo punto ha appoggiato Alemanno come sindaco, quindi i 5 Stelle), come lui ammette: «Sì, ho fatto un po’ di pasticci. Oggi ho smesso di fare casini, ho preso le distanze dalla politica: vivo il disincanto e una certa delusione». E riconosce lui stesso, come racconta al Corriere, due grandi errori: «Gli errori della maturità sono stati due. Il primo entrare in politica. Ho avuto solo danni. Grazie al cielo ho smesso in tempo per ritornare a fare l’attore. L’altro è stato partecipare a una trasmissione dove vince anche chi balla seduto».

Il riferimento è a Ballando con le Stelle la trasmissione di Milly Carlucci dalla quale Enrico Montesano venne squalificato perché indossava durante le prove una maglietta della Xª MAS. «Ma ne ho pure una di Che Guevara, una di Mao. Sono bellissime. Conservo anche la canottiera sudata di Filippide e un paio di braghe cartaginesi».
Le dichiarazioni sui vaccini

Poi si dichiarato apertamente No-Vax.  «Quand’ero piccolo, tre ne ho fatti. E annava bene, era giusto farli. Poi per il resto non ce capisco niente, guardi c’ho ‘na confusione in testa...»

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